Antonio Bueno

Nacque a Berlino nel 1918 e morì a Fiesole (FI) nel 1984. Antonio Bueno ha utilizzato ripetutamente delle immagini (marinaretti, pipe, pompieri, donnine) sulle quali espresse un’incessante variazione. Sembrava affezionato ad alcune immagini iconiche e grazie al confronto dei soggetti, in momenti diversi della sua produzione artistica, mostrano l’evoluzione della sua ricerca artistica e la sua grande passione per la ricerca, espressa grazie al cambiamento della forma, più che del mezzo di ricerca stessa. Spagnolo di nascita, compie gli studi a Madrid, poi frequenta l’Accademia di Belle Arti di Ginevra e l' Ecole des Beaux - Arts a Parigi come allievo di Bianchet prima e di Guerain successivamente. Si trasferisce in Italia nel 1939 a Firenze, col fratello Xavier Bueno. Dopo alcune esperienze giovanili, con varie sperimentazioni svolte nel quadriennio che va dal 1949 al 1953, nell’ambito della rivista d’Avanguardia "Numero" diviene promotore di una pittura neofigurativa che tende al recupero di alcune componenti della scuola metafisica italiana. Le opere di Bueno appartengono a dei cicli pittorici ben noti e distinguibili: ciclo dei “Pittori della realtà”, dai soggetti e dalla tecnica quasi iperrealista; quello metafisico comunemente detto “Delle pipe di gesso” degli anni '50 e quello dei “Pupazzi” del gruppo 70. I primitivi italiani, i fiamminghi e i primitivi spagnoli servono da ispirazione e da punto artistico. Nel 1952 si tiene la sua prima personale a Torino, presso la Bussola. Seguono molte altre mostre: nel 1953 alla Galleria Numero di Firenze, al Cavallino di Venezia, alla Barbaroux di Milano; nel 1954 una personale alla Vigna Nuova di Firenze. Nel 1956 espone alla Biennale d'arte di Venezia e l’anno successivo compie un lungo viaggio di studi e ricerche negli stati Uniti, ove vengono allestite anche delle mostre a New York ed a Los Angeles. Nel 1961 effettua una importante mostra anche a Londra. Nel 1968 ha luogo la sua prima personale alla Biennale d'arte di Venezia, alla quale seguono i ripetuti inviti alla Quadriennale di Roma, Premio Marzotto e Premio Fiorino. È poi presente alla mostra della “Giovane pittura italiana”, alla mostra “Espana Libre”, al “Festival des Arts Plastiques” di Sopot, allo “Italian Festival” di San Francisco e alla Mostra “Atti Impuri” del gruppo 70 a Pechino. Si spegne a Fiesole (FI) nel 1984.

Antonio Bueno Web