Enzo Faraoni

Enzo Faraoni è nato il 29 dicembre del 1920, a Santo Stefano Magra (SP), ma è cresciuto in Toscana e, precisamente, nella campagna di Montelupo Fiorentino. Si iscrisse all’Istituto d’Arte di Porta Romana, che in quegli anni annoverava la presenza di molti giovani d’ingegno ed insegnanti dotati di particolare valore: ha per maestro, oltre a Lunardi e Chiappelli, Pietro Parigi che lo presenterà nell’ambiente artistico esterno alla scuola. Accanto all'ottima lezione della tradizione toscana, rivissuta in modo attuale, s’impone ben presto anche l’influenza stimolante di De Chirico, Carrà, Soffici e Rosai. Sarà proprio Ottone Rosai che vorrà il giovanissimo Faraoni come assistente all’Accademia di Firenze, all’indomani della prima esposizione, che Faraoni presentò alla galleria “Il Fiore”. Arrivarono ben presto grandi riconoscimenti ufficiali, tra cui il primo premio de' “Il Fiorino” nel 1961 ed il primo premio per la xilografia alla Biennale di Venezia del 1968. Nel suo lungo percorso professionale la scansione di mostre personali e collettive si succede incessantemente in molte città italiane. Gli scritti a loro commento portano la firma di poeti, narratori e critici: Luzi, Santi, Betocchi, Parronchi, Testori, Gatto, Santini, Trombadori, Baldini, Berti, Paloscia e tanti altri, che arricchiscono la sua illustre bibliografia. Enzo Faraoni, fin dalle prime prove, è un lirico: eccitato, mosso, a volte addirittura intonato a cupe meditazioni, per cui è impossibile distinguere “i dati del reale dal dato dell’emozione”. Ed in tal senso, il suo lavoro ha una precisa ragione di contatto con la poesia fiorentina del Novecento.

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