Francesco D'Alconzo
Francesco D´Alconzo nasce il 13 settembre 1960 a Campomaggiore, un paesino delle dolomiti Lucane in Provincia di Potenza, anche conosciuto come “Città dell’Utopia”.All’età di 8 anni, D’Alconzo si trasferisce con la famiglia a Oggiono (LC) dove casualmente incontra lo scultore Maccari che, colpito dall’interesse del bambino per il mondo dell’arte, inizia a insegnargli i principi della tecnica scultorea. E’ proprio nella bottega del maestro Maccari che D’Alconzo inizia ad apprendere i segreti della scultura.Dopo un breve periodo lavorativo trascorso in Svizzera, l'artista si trasferisce poi in Germania, a Heidelberg, dove continua il suo processo di sperimentazione alla ricerca di un suo personale stilema. Questo suo percorso lo porterà dapprima nel luglio 2008 alla sua prima personale, "Francesco D'Alconzo", presso la galleria Artouverture di Milano, e l’anno seguente, nel 2009, alla 53ª edizione della Biennale di Venezia nel Padiglione Nazionale della Repubblica di Costa Rica, allestito all'Università Cà Foscari (catalogo del Padiglione edizioni Allemandi), a cura dallo storico dell’arte Gregorio Rossi.
Nel 2011 D’Alconzo espone alla prima edizione di “Symphonie de Couleurs”, allestita a Palazzo Pesaro Papafava (VE) con catalogo edito da Giorgio Grasso. Nel 2013 espone a Palazzo Merati (VE) alla mostra "Tra astratto e figurativo alla scoperta del terzo millennio". Nel 2014, invece, un’opera dell’artista è scelta per la Collezione Permanente del Museo di Arte Contemporanea Italiana in America (MACIA) presso l’Ambasciata d’Italia a San Josè (Costa Rica), dove si rappresenta l'arte italiana all'estero. Nel 2015, a Palazzo Bollani (VE), D’Alconzo presenta le sue opere a "Il Grande Canale della Pace - artisti contro la guerra", un’esposizione internazionale d’arte con testimonial i Premio Nobel Dario Fo ed Hermann Hesse (rappresentato dai suoi eredi).
Dopo anni di continua ricerca, D'Alconzo giunge alla stesura del suo Manifesto, pubblicato in anteprima nell'agosto 2019 sulla rivista di settore Art&trA, e in cui si riassume il suo innovativo stilema. Questo scritto contiene i canoni stilistici del movimento artistico da lui fondato e che prende il nome di Introversionismo. Nei mesi di settembre e ottobre dello stesso anno, D'Alconzo è ospite a Venezia a Palazzo Merati durante la terza edizione della Mostra “Symphonie de Couleurs”, facente parte del Circuito Biennale.
Dal 2019 ad oggi, nonostante lo spettro della pandemia abbia congelato e purtroppo interrotto molte attività, la produzione artistica di D’Alconzo non si è mai fermata.