Aldo Renato Guttuso
Aldo Renato Guttuso nacque a Bagheria il 26 dicembre 1911 e morì a Roma il 18 gennaio 1987. È stato un pittore italiano, figlio di Gioacchino, realizzava cartografie ed acquerellista dilettante e di Giuseppina d'Amico. I genitori preferiscono denunciare la nascita a Palermo il 2 gennaio 1912 per contrasti politici con l'amministrazione di Bagheria, dovuti alle idee liberali dei due coniugi. Renato esplicitò fin dalla tenera età la sua grande predisposizione alla pittura. La sua esistenza vira, infatti, da un'ipotetica laurea in legge alla carriera di pittore. Dai primi quadri che raffiguravano i contadini siciliani ed i suoi compaesani, fino al celebre "Fuga dall'Etna" datato 1937, o all'altrettanto celebre “Vuccirria”, il popolare mercato di Palermo. Già da ora, il Guttuso insegue un'esecuzione prettamente figurativa, a cui fanno da contraltare contenuti e temi legati al mondo rurale, contadino e popolare. Temi sociali o soggetti di chiaro stampo politico. Successivamente arrivò a Roma e dove crea un gruppo con i pittori Birolli, Fontana e Persico.
Scoppia la seconda guerra mondiale ed egli dipinge una serie di opere intitolate "Gott mit Uns", "Dio è con noi", motto inciso sulle fibbie dei soldati tedeschi. La sue verve di polemista cresce di prepotenza. Renato Guttuso mai tradirà la sua personale "campagna di idee", che raggiungerà l'apice con "I funerali di Togliatti", dipinto manifesto dell'antifascismo.
Nel dopoguerra seguì stilisticamente il primo periodo di Pablo Picasso, quello cosiddetto "Blu". Nel 1946 fondò con Birolli, Vedova, Morlotti, Turcato il Fronte Nuovo delle Arti.
Nel 1968 realizza opere che riflettono la situazione politica europea e francese. Va a Parigi ove ritrae i giovani nelle prime marce di protesta in quello che sarà nel tempo il leggendario "maggio francese". Dal 1969 va a vivere stabilmente a Roma, nella leggendaria via Margutta, la strada dei pittori, con la sua compagna Marta Marzotto, la splendida contessa ex mondina e modella. È il periodo, per così dire, intimo dell'artista. Inizia infatti una serie di opere prettamente autobiografiche, tra le quali spicca uno dei suoi capolavori, "Strega Malinconica", del 1982.
Renato Guttuso è un pittore che nonostante abbia vissuto un tempo colmo di cambiamenti sociali e culturali e nonostante li abbia vissuti tutti da protagonista assoluto, non cambia il mai proprio stile figurativo. Rimane sempre il pittore illuminato dalla sua rigogliosa e sfavillante Sicilia. La sua umanità è dipinta sempre con un tortuoso plasticismo. Nella forma umana, nervosa e tesa, ma sempre riconoscibile e che lui concentra nella tela, c'è già tutto il dolore del mondo. Si spegnerà a Roma il 18 gennaio 1987.