Hermann Hesse
Hermann Hesse nacque il 2 luglio 1877 a Calw, nello Shwarwald (Württemberg). Uno degli scrittori più letti del secolo, nacque dal padre Johannes, ex missionario e direttore editoriale, un cittadino tedesco nato in Estonia e dalla madre, Maria Gundert, nata in India da padre tedesco e madre svizzero-francese. Da questa singolare mescolanza di culture si potrebbe fare rinvenire, forse, la successiva attrazione che Hermann Hesse svilupperà per la visione del mondo orientale. Essa avrà la sua massima espressione nel celebre "Siddharta", un vero e proprio capolavoro per generazioni di adolescenti e no. Come pittore iniziò all'età di quarant'anni, a metà della prima guerra mondiale. Questo era per lui "una via d'uscita, per poter sopportare la vita anche nei periodi più amari" e per staccarsi dalla letteratura. "In una mano tengo la mia seggiolina da pittore", scrisse nel 1920, questo è il mio strumento di magia e il mio mantello di Faust, col cui aiuto ho fatto magie già migliaia di volte e ho vinto la battaglia contro la banale realtà". Dipingere i suoi "piccoli acquarelli espressionisti, chiari e colorati, assai liberi riguardo la natura, ma studiati scrupolosamente nella forma", era per Hermann Hesse un modo di contemplare attivamente. In centinaia di opere ha espresso il proprio amore e la propria riconoscenza ai laghi ai paesi ed alle montagne della sua Patria elettiva ticinese. Di alcune sue passeggiate sono conservate raccolte di quadretti e cartelle di acquarelli. Li usava come regali agli amici, ma anche come risorsa economica supplementare negli anni della miseria, oppure per aiutare col ricavato conoscenti e/o colleghi bisognosi. Da una di queste cartelle risalente al 1922 appare una serie dei suoi lavori maggiormente deliziosi. Insieme alle sue osservazioni sulla pittura pubblicate sparse qua e là ed alle testimonianze delle sue lettere, essi permettono di capire cosa intendesse Romain Rolland in una lettera del 1921 a Hesse: "Io sono rapito dal suo album di acquarelli. Essi sono succosi come frutti e deliziosi come fiori. Mi ride il cuore a guardarli". Hermann Hesse morì a Lugano nel 1962. L'ultima poesia “Scricchiolio di un ramo spezzato”, la scrisse il giorno prima di morire.